Mia nonna sembra gongolare questi giorni.
E quando lo fa, si sfrega le mani.
Rumore di cartapesta, cartapesta unta. Unta di crema, abbondante crema bianca venduta come placebo da uno dei tanti volti liftati che appaiono nei salotti della televisione pomeridiana.
Si, una di quelle creme da poco, che lasciano una patina pericolosamente scivolosa sul palmo (potrei benissimo dire che si tratta di Glisolid, quella venduta nel cilindro rosso, che “usano i muratori”)…
Mani, nodose e unte che si sfregano emettendo un rumore piuttosto intimidatorio.
Si, perché ho imparato a riconoscere quel gesto: è il “LORO” gesto, il loro guanto di sfida nei “NOSTRI” confronti. Sembrano sguazzare nel dramma, la tragedia sembra loro invenzione; provano un certo gusto masochistico nel riportare a memoria l’elenco dei deceduti della settimana, nel primeggiare per cervicali e vene varicose.
Ma ora non più: mia nonna e i suoi coetanei questi giorni si sfregano le mani perché c’è la CRISI!
Ah, quale sciagura!
I discorsi da fermata dell’autobus e da reporter di cantieri hanno subito una mutazione.
Eh si, perché il “professore” non gli permette più di ritirare la pensione e nasconderla sotto al materasso.
Oggi è venerdì mattina, e mia nonna va al mercato di Santarcangelo (un piccolo paesino romagnolo miracolosamente aggrappato ad un colle di tufo.). E io decido di seguirla.
Non ho una DeLorian, ma l’effetto è quello di un viaggio nel tempo.
127 azzurrine parcheggiate di fianco a pachidermiche Q7.
Nubi di aliti rimembranti cene a base di aglio (il che mi fa venire una gran voglia di iniziare una distribuzione gratuita di mentine, che forse potrebbero sostituire l’immancabile stuzzicadenti torturato da lascive gengive).
Giacche di fustagno emanatrici di naftalina.
Mani che si sfregano e raramente toccano il portafogli. Braccino corto? No, Amputato!
Ah già, la crisi. Gli unici banchi affollati di teste lanuginose e alla meno peggio tinte, sono quelli del “tutto a 1 euro”, dove un venditore sembra fomentare la follia degli acquirenti che varcheranno la soglia di casa soddisfatti di aver speso poco per oggetti inutili. Ma anche le Arance Tarocco sono un articolo molto in voga.
Il resto? Effettivamente devo ammettere che sono più bravi “LORO” a tenere i soldi in tasca.
“NOI”, giovani, sperperiamo denaro. Invece di sfregarci le mani, le tendiamo verso la merce, siamo abituati ad avere prima ancora di desiderare.
E ora ho capito.
Siamo in recessione perché la popolazione italiana è vecchia, e “LORO”, i veterani, di certo non mandano avanti l’economia. Molti non hanno di che spendere; ma tanti potrebbero e non lo fanno. Pochi giovani invece possono permettersi di mandare avanti l’economia e lo fanno!! Chi non può si impegna, senza quel senso di tragedia imminente che “LORO” ci trasmettono.
Per questo voglio dire basta: basta piangersi addosso!!! Nonna, goditi un po’ quello che in tanti anni ti sei sudata!!! Perché la crisi ci sarà, è impossibile dimenticarlo per chi legge i giornali o guarda la tv.
Ma c’è un ma. Questo è il nostro presente. Il futuro, fino a prova contrario, nessuno può predirlo. Nemmeno l’economista più quotato di turno.
Sfregatevi pure le mani, io le voglio usare. Anche se un po’ di crema in effetti…
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