Quando si parla di est o di ovest chiunque entra in confusione.
Un po’ perché nonostante “homini sapiens-sapiens” non siamo più in grado di orientarci senza gps e la bussola poco serve, a meno che non si tratti di una nuova App per i-phone.
Da wikipedia (lo Zanichelli chissà dov’è finito..) apprendo che quando comunemente si parla di est ed ovest, il punto di riferimento cui ci si riferisce è l’Europa.
La culla della civiltà come la si intende oggi.
In Europa nacquero le città, in Europa si svilupparono i comuni, prese forma l’arte, Napoleone introdusse il Codice Civile; in Europa scoppiarono le ultime due guerre mondiali.
Ora si dice però che il XXI secolo sarà cinese e indiano.
Novità?
Non tanto dato che già dall’800 si teorizzava la cosiddetta visione eliodromica, una concezione che segue l’idea secondo cui la storia del mondo andrebbe da Oriente ad Occidente.
Le civiltà sarebbero pertanto nate in Cina e India molto prima che a Roma ed Atene, ma non si sarebbero poi diffuse in Europa, l’occidente.
Quindi non c’è nulla di strano se la Cina risulta oggi potenza egemonica rispetto al resto del mondo. In fondo, lo è sempre stata.
Condivisibile o meno, questa teoria mette in luce una verità: tra qualche anno ci si riferirà ad est ed ovest prendendo come punto di riferimento la Cina.
Non ritengo sia del tutto sbagliato, in fondo il sole nasce ad Est…e la nostra incapacità di orientamento resterà tale e quale.

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